OPS – Olimpiadi del problem solving
Le OLIMPIADI DEL PROBLEM SOLVING sono un progetto promosso dal Ministero dell’Istruzione, organizzate dal Campus di Cesena dell’Università di Bologna e si svolgono attraverso una serie di gare di informatica che hanno lo scopo di promuovere la diffusione del Pensiero Computazionale tramite attività coinvolgenti che si applicano alle diverse discipline scolastiche.
Il progetto si propone di
- stimolare la crescita delle competenze di problem solving;
- favorire lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale;
- promuovere la diffusione della cultura informatica come strumento di formazione nei processi educativi (metacompetenze);
- sottolineare l’importanza del pensiero computazionale come strategia generale per affrontare i problemi, come metodo per ottenere la soluzione e come linguaggio universale per comunicare con gli altri;
- stimolare l’interesse a sviluppare le capacità richieste in tutte le iniziative attivate per la valorizzazione delle eccellenze;
- integrare le esperienze di coding, maker e programmazione in un riferimento metodologico più ampio che ne permetta la piena valorizzazione educativa;
- valorizzare le eccellenze presenti nelle scuole.
(Regolamento edizione 2021/2022)
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Le classi terze della scuola secondaria di Villa d’Almè hanno partecipato alla gara “Maker” realizzando il progetto SMART VILLAGE
Con il coordinamento della Prof.ssa Pesenti e la collaborazione dei docenti di matematica, hanno ideato e implementato un programma e progettato dei circuiti con al centro una board Arduino, sviluppando il tema assegnato dall’organizzazione: “La casa che verrà”.
Se vuoi sapere di più sulle gare “Coding, programmazione e maker” clicca qui.
Ecco il progetto dei ragazzi:
Come ci immaginiamo le case del futuro? Robot, elettrodomestici avanzati, energia green? Noi ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “Alberto Manzi” di Villa d’Almè (BG) abbiamo pensato che le case nel futuro avranno un sacco di sistemi automatizzati che ci renderanno la vita sicuramente più semplice ma ci saranno anche utili per ridurre gli sprechi e l’uso di risorse. Ogni classe, a causa anche delle restrizioni Covid, ha dovuto realizzare in modo indipendente un diverso edificio che facesse poi parte dell’intero progetto.
Per questo motivo abbiamo costruito tre modelli diversi di abitazioni che fanno parte del nostro Smart Village e per ciascuna di esse abbiamo realizzato i dispositivi che ci sembravano più adatti a soddisfare le esigenze che avremo in futuro sia per migliorare il comfort all’interno delle nostre abitazioni sia per rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse ambientali, come può essere l’uso delle risorse idriche. In particolare sono stati realizzati: un sistema che fa partire una ventola di raffrescamento automatico se la temperatura all’interno della casa supera i 27 gradi centigradi; un sistema automatico che quando rileva il buio fa chiudere in modo automatico le tapparelle di casa e fa partire il sistema di irrigazione (prestando attenzione grazie ad un contatore di tempo a non bagnare per più volte durante la stessa notte); un armadio 4 stagioni che si posiziona sul lato desiderato girando un potenziometro; un stanza emozionale con luci colorate che possono variare a seconda del nostro umore; un sistema di raccolta e purificazione dell’acqua piovana che poi può essere utilizzata in ambito domestico; un sistema di apertura automatico che permette il ricircolo dell’aria all’interno dell’abitazione con intervalli di tempo stabiliti (ad. esempio si può aprire per 5 minuti ogni ora) e una tenda da terrazzo che ci protegge dai raggi UV e che si abbassa quando un sensore rileva la presenza di una luce elevata.
Il tutto funziona alimentato da pannelli solari dotati di batteria per accumulare l’energia elettrica e poterla utilizzare successivamente a seconda della necessità.
